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A chi non è capitato, almeno una volta, di rinvenire un passero caduto dal nido, un rondone debilitato o planato per caso, un rapace caduto vittima di bracconieri, un riccio intossicato? Cosa fare in questi casi? Spesso la buona volontà nel raccogliere i nostri ‘amici’ sfortunati non è sufficiente. Inoltre, tentativi ‘veterinari’ estemporanei possono essere inefficaci o addirittura deleteri.

Il Centro LIPU, vero e proprio ospedale per gli animali, nasce col preciso scopo di fornire una risposta concreta a ciò: chiunque rinvenga un animale selvatico (uccelli, piccoli mammiferi o altri vertebrati) bisognoso di cure, può raccoglierlo e condurlo al Centro, dove il personale veterinario ed infermieristico lo prende in consegna curandolo sotto tutti gli aspetti - pronto soccorso, diagnosi, eventuale operazione, terapia, alimentazione, riabilitazione, liberazione. 

Le cause del ricovero vanno dalle ferite d’arma da fuoco alle patologie da impatto, avvelenamento e intossicazione. Numerosissimi anche gli uccelli nidiacei ricoverati ogni anno nel periodo primaverile ed estivo (circa 3000 esemplari vengono ricoverati durante la bella stagione).

Falchi, gufi, rondini, ricci, pipistrelli: ogni anno sono oltre 5000 gli animali che vengono ricoverati e curati e moltissimi quelli che possono riassaporare la libertà.

Inoltre, il Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU fornisce ai cittadini ogni anno centinaia di consulenze telefoniche e via e-mail su questioni legate alla fauna urbana.